BEPPE BONETTO (1934-2017)


 

E' stato, nel lontano 1984, il fondatore della I.F.A. di Giuseppe Bonetto & C. S.a.s., Società che abbiamo avuto l'onore di ospitare su questo sito, con tantissimi illustri assistiti, per molti anni.
Ecco come si raccontava ed è un piacevole ricordo:


Classe 1934, con la raccomandazione, da parte dell'interessato, di non star lì a fare il calcolo preciso dell'età anagrafica, ma di accontentarsi dell'annata come è d'uso nel calcio.

Sposato, un figlio (Marcello appunto) e soprattutto un nipotino, Paolo, si ignora se in onore di Pulici o di Maldini.

Esperienza, non esaltante, alla Filiale FIAT dal 1953 al 1957.

Laurea in Economia & Commercio nel marzo 1958, con una tesi (probabilmente la prima nel suo genere) sulla "Amministrazione Economica delle Società di calcio".

Responsabile amministrativo della Lega Nazionale Professionisti dal 1° luglio 1958 al 31 dicembre 1963, con l'incarico di gestire i rapporti con i Club.

dal 1964 al 1983

diretTORE generale

 

Dal 1° gennaio 1964, Direttore Generale del Torino e così per tutti i 18 anni della presidenza Pianelli, con uno scudetto nel 1975/76 e almeno due "quasi": nel 1972 (secondo gli agiografi granata soltanto per colpa degli arbitraggi di Barbaresco & Toselli nelle due gare decisive) e nel 1977 (i famosi, inutili, 50 punti su un massimo di 60, peraltro in competizione con la più forte Juventus del dopoguerra); due Coppa Italia (1967/68 e 1970/71, più altre due perse ai rigori); di retrocessione manco a parlarne; grande valorizzazione del settore giovanile (con 34 calciatori in prestito o compartecipazione tra Serie A e B nell’ultima stagione di competenza).

Dal 1° febbraio 1982 al 30 giugno 1983, Direttore Generale del Napoli con poche soddisfazioni personali e professionali.

Lasciato il Napoli, consulente del Perugia e, successivamente, del Genoa.

Il resto è storia più recente, o quasi, con la fondazione nel 1984 dell’I.F.A., la presidenza della prima Associazione Procuratori, l’incarico di rappresentante della categoria in seno alla Commissione Federale. L’impegno in famiglia, rinnovato anno per anno, è di smettere al 31 dicembre. L’impegno dei soci è di fargli capire quando sarà il caso di decidersi, possibilmente il giorno prima di quello in cui gli addetti ai lavori incominceranno a chiedersi cosa ci stia ancora a fare nell’ambiente.

In SCANNER troverete moltissime foto "storiche"