GENNAIO
Iniziamo l'anno con il botto: la selezione si apre con i TRE volumi, peraltro attesissimi, del BUNNY BAR: 2002 The best of.
Si tratta di 234 fantastici minuti di musica... Questa nuova, fenomenale raccolta è ancor più importante perchè ho scoperto, con orrore, che il mio duplicatore Pioneer non copia i CD "copy controlled" e quindi il "best of" del 2003 nascerà in partenza monco di molti successi. Questa cosina non mi piace affatto perchè (soprattutto io che compro TUTTO - dai CD ai DVD ai videogiochi - in edizione originale e mai "taroccata") se producono un costoso oggettino che consente di copiare i CD per proprio uso, mi sembra logico la suddetta creaturina venga poi messa nelle condizioni di funzionare. Basterebbe non consentire copie delle copie. Mi impegno quindi per il 2004 a cercare di comprare meno CD "copy controlled" possibile, perchè la trovo una forzatura molto scorretta e credo del tutto inutile a frenare la pirateria discografica. Tornando al BUNNY-BAR, la scelta per il 2002 è stata di privilegiare una visione globale della musica acquistata, con meno selettività rispetto agli anni passati. A fronte di una media di hits sicuramente inferiore, ecco quindi una scelta più completa ed eterogenea.
4: SOFT CELL: Live (vol .1): Almond & Ball non necessitano di presentazioni. Sono tornati da un paio d'anni alla carica (li ho visti anche a Torino in un buon concerto a Hiroshima Mon Amour). Ecco la prima parte del loro recente live.
5: THE STROKES: Room on fire: dopo l'esordio con il botto, Casablancas & soci ritornano con un buon disco.
6: ERASURE: Hits the very best of: una raccolta di loro successi, un'altra coppia composta da un Bell e da quel Vince Clarke che tanto ha dato in passato in Depeche Mode e poi Yazoo.
FEBBRAIO
Al primo posto d'onore del caricatore tre pollastre di diversa nazionalità che fanno un buon electroclash (ma con sonorità anni '80 anche tipo B-52's): 1: CHICKS ON SPEED: 99 cents con la partecipazione straordinaria di Tina Weymouth, di Talking Heads e Tom Tom Club memoria, in una bella cover di "Wordy rappinghood"
2: siamo più sul romantico, e un pelino più noioso, con CLEM SNIDE: Soft spot
3: quella teppistella di PINK: Try this; noi lo proviamo con piacere grazie a ritmi tosti, ma commerciali
4: SOFT CELL: Live, il secondo CD, che privilegia maggiormente le loro vecchie canzoni anni ottanta
5: un po' di atmosfera con il pop dolce dei "Freni di Torino"... TURIN BRAKES: Ether song
6: e per finire il secondo CD dell'edizione limitata della raccolta di hits degli ERASURE, un mega-mix di 18 brani.
MARZO
Ancora i molti rimasugli arretrati del 2003...
1: un disco leggero, carino con una Blondie danese del nuovo secolo... NU: AlphaBravoShockpopDisco!;
2: inquietante... Dalla musica, al titolo, al suono sporco, al suo aspetto (in copertina con barbona finta), agli ospiti (Iggy Pop)... molto inquietante... PEACHES: Fatherfucker;
3: PLEASURE: id. Un signore che si chiama Fred Ball, tutto solo soletto, in un CD musicalmente di difficile classificazione, ma comunque soft;
4: due tizi che veramente si mandano canzoni per posta, con il seguente risultato... THE POSTAL SERVICE: Give up;
5: la fortunata serie antologica, presenta questa volta le sorprendenti scelte di... BACK TO MINE: UNDERWORLD;
6: THE OFFSPRING: Splinter, i vecchi teppistelli californiani...
APRILE
1: Cinque personaggi mascherati... Pseudonimi... Si dice... Si mormora... Tre GREEN DAY e forse, forse, forse ma proprio forse (anche per le sonorità di qualche episodio) due DEVO! Bello, comunque, anche se molto breve, e con un simpatico DVD allegato con 6 video. Attenti a: THE NETWORK: Money money 2020;
2: FRANZ FERDINAND: id: gruppo di Glasgow di cui si predice un luminoso futuro;
3: il solito supergruppo di mattacchioni, con divertenti cover rockettare: ME FIRST AND THE GIMMIE GIMMIE: Take a break;
4: MO'HORIZONS: ...and the new bohemian freedom. Musica elettronica europea, ma di influenze quasi esclusivamente brasiliane;
5: un'antologia curata dai vecchi e appesantiti (lei non era mai stata molto filiforme in verità...) Krisma: S.H.A.D.O. ELECTRO by Krisma, con anche qualche loro vecchio hit;
6: altri teppistelli, ma un po' meno degli Offspring: SMASH MOUTH: Get the picture?.
MAGGIO
1: Iniziamo con una compilation di brani inediti in vendita su Amazon, il cui pregio non indifferente ai miei occhi (e alle mie orecchie) è il presentare in apertura un nuovo pezzo di HEAVEN 17: ELECTRICITY 2: an electronic pop sampler;
2: è da tanto che giace a casa, perchè lo temevo, è pallosetto già dal titolo... THE MARS VOLTA: De-loused in the comatorium;
3: italiani con vocalist femminile (e americana) e un'ennesima bella cover di Battisti: DELTA V: Le cose cambiano;
4: strani, magicamente strani gli ENON: Hocus Pocus;
5: OUTKAST: The love below è uno dei due CD che formano il loro ultimo "parto" e comprende la famosa "Hey Ya!";
6: concludo con un'antologia celebrativa per festeggiare i 25 anni di attività discografica, con rifacimenti di vecchi brani da parte di nuovi gruppi facenti parte della ROUGH TRADE: 25.
E i CD nuovi del 2004 si stanno già ammassando...: non uno ma due Joe Jackson dal vivo, Hooverphonic, Zero 7, Air, Patty Pravo, Veils, un Enrico Ruggeri punk, Courtney Love e tanti, tanti altri...
GIUGNO
Giù il cappello, tutti in piedi! Dopo averla ammirata dal vivo in un "tosto" live al Colosseo ecco l'ultima, rognosetta fatica della Divina!
1: PATTY PRAVO: Nic-Unic. Comunque venga considerato, ancora un disco coraggioso e innovativo;
2: ispirazione e sonorità alla Joy Division, con l'aggiunta di elettronica: COLDER: Again;
3: nel ricordo dei mitici tempi dei Decibel e di "ccc... Contessa", dedicato al giovane figlio rockettaro, con qualche pezzo punk di protesta delle origini e cover di Sex Pistols, Clash, Bowie, Ramones... ENRICO RUGGERI: Punk prima di te. Carino, peccato che a volte la voce di "Rouge" lasci un po' a desiderare per il genere musicale prescelto;
4: anche lui è tornato (dopo 25 anni di onoratissima e multiforme carriera) alle sue prime sonorità musicali, ha rimesso in piedi "la banda" e ci presenta un live molto ruvido e affascinante: THE JOE JACKSON BAND: Live Afterlife;
5: l'altra metà di OUTKAST: Speakerboxxx, con la seconda metà dell'ultima opera;
6: un clamoroso ritorno sulle scene, direttamente da una turneè registrata nel 2001, Mr Brian Ferry e i suoi ROXY MUSIC: Live (prima parte).
LUGLIO
1: se ne parla benissimo (a discapito del nome da sfigatelli...) N*E*R*D: Fly or Die;
2: un coraggioso e simpatico ripescaggio di sonorità italiane anni '80. In verità quando un mio amico mi propinava Fortis, Camerini, Righeira e Gazebo provavo un certo raccapriccio, ma oggi un Subsonica (BOOSTA: Iconoclash) li ha attualizzati con un discreto risultato nostalgico e danzereccio;
3: uno "sleeper" che due anni dopo la pubblicazione è diventato un grande successo: MAROON 5: Songs about Jane;
...e poi via con tre live uno dietro all'altro...
4: un secondo JOE JACKSON LIVE: two rainy nights: live in Seattle e Portland (più soft di quello dello scorso mese);
5: Sit down and listen to HOOVERPHONIC: grande atmosfera per l'ottima band belga, con bella e sensuale voce femminile;
6: e per finire la seconda parte di ROXY MUSIC: Live, che raggruppa più successi della prima.
AGOSTO
1: un grande, quasi inatteso ritorno dopo cinque anni, con un ottimo e cupo CD: THE CURE: The Cure;
2: ho faticato moltissimo a trovare questa cosetta ancora del 2003, speriamo ne sia valsa la pena: FAT TRUCKERS: The First Fat Truckers album is for sale (e in verità i Camionisti Ciccioni non saldano un bel niente);
3: segue una raccolta mixata (anche di successi anni ottanta: Soft Cell, Yazoo, Yes, Blondie) di ARMAND VAN HELDEN: New York: a mix Odissey;
4: dopo uno splendido primo disco tornano le belle, intense atmosfere dei due DJ inglesi di ZERO 7: When it falls;
5: come i Cure, vecchi leoni ancora sulla breccia: THE STRANGLERS: Norfolk Coast;
6: e per finire un altro cambio di formazione, identità e sonorità per tre superstiti dalle molteplici sigle (e cioè Giovanni Lindo Ferretti & C.): PG3R: D'anime e d'animali.
SETTEMBRE
Un mese nostalgico, pieno di sussulti adolescenziali (solo in ambito musicale, purtroppo...):
1: in una nuova versione rimasterizzata ed ampliata, un densissimo doppio CD. Incomincio con la prima parte (ancor più nostalgica e relativa al 1977-1979): TALKING HEADS: The name of this band is Talking Heads;
2 e 3: li credete morti e sepolti? Noooo, sono solo dimenticati, scomodi, messi in disparte dal mercato discografico. Proprio in un momento nel quale le loro teorie filosofiche risultano quanto mai attuali (e quando si parla di "Devolution" si intende il regresso progressivo dell'umana gente, non qualche pastrocchio federalista...). Eccoli quindi con un concerto "sold out" a Central Park lo scorso 23 luglio 2004, in un doppio CD in edizione limitata acquistabile solo su internet: DEVO: Devo live. E non è finita qui: un invito a comprare uno splendido doppio DVD!!!;
4: e sempre a proposito dei Cure, dopo la novità dello scorso mese, il primo (e più nostalgico...) di 4 CD di rarità ed inediti, in splendida confezione: THE CURE: Join the Dots: B-Sides & Rarities 1978-2001;
5: DAVID BOWIE: All Saints - Collected Instrumentals 1977-1999: il Bowie sperimentale e strumentale soprattutto fine anni '70;
6: e per finire sul tenebroso, un'ultima antologia di un altro, tragico gruppo del periodo JOY DIVISION: Substance 1977-1980.
OTTOBRE
Dopo la seconda parte di 1: TALKING HEADS: The name of this band is Talking Heads, relativa agli anni 1980-81, dove il live act si fa più raffinato, modaiolo ed elegante, con l'aggiunta di altri strumentisti e coristi ai quattro storici fondatori del gruppo (e non è detto che io non preferisca la versione più rude...), passiamo al faticoso recupero arretrati, con 5 CD ancora del 2003;
2: Iniziamo con il bel VENUS HUM: Big Beautiful Sky, la cui prima canzone ("Hummingbirds") è nota per essere stata scelta per uno spot televisivo, ma tutto il resto non è proprio male e la signorina ha una bella vocina mooolto sensuale... Un disco leggero, ma molto ben riuscito, uno dei miei preferiti dell'anno nell'ambito della musica commerciale;
3: ennesimo pseudonimo del parente di Melville, con un CD molto ballabile e quasi interamente strumentale: VOODOO CHILD: Baby monkey;
4: un po' di sana teppa statunitense, un punk melodico simpatico e penetrante: MAXEEN: Maxeen;
5: un DAVID BYRNE: Lead us not into temptation purtroppo molto diverso dai Talking Heads. Colonna sonora del film inglese "Young Adam", quasi tutta strumentale e non leggerissima;
6: e per finire il Duca Bianco: DAVID BOWIE: Reality, album che non entrerà nella storia, comunque godibile.
NOVEMBRE
1: La bella iniziativa del CD Brulè, l'istantanea registrazione della prima ora di concerto, disponibile appena è terminato. Il primo dei tre dischi che compongono il nuovo cofanetto dei maggggici ELIO E LE STORIE TESE: Il meglio di 'Ho fatto 2 etti e mezzo lascio?'. Anche dopo la triste scomparsa di un loro membro (il grande Feiez), probabilmente la migliore live band italiana;
2: sempre in ambito Devo, un CD del 2000 quasi interamente strumentale di finte, mutate e deformate canzoni e jingle natalizi: MARK MOTHERSBAUGH: Joyeux mutato;
...seguono altri tre CD ancora dello scorso anno...
3: THE SERVANT: id, buon pop rock british di successo, con l'hit "Orchestra";
4: SYNTAX: Meccano mind, un duo elettronico sempre inglese molto interessante, con accenti di musica new wave anni ottanta, ma nel complesso di difficile classificazione;
5: mi devo sorbire, per completezza collezionistica, un altro disco quasi tutto strumentale ed anche abbastanza ripetitivo: DANNY ELFMAN: Hulk - Original Motion Picture Soundtrack;
6: e finiamo in danzereccio con il primo dei tre CD (per l'edizione limitata) di DEPECHE MODE: remixes 81.04 ...i ragazzi sono sempre molto attuali, in più rimixati per lo "scatenamento"...
DICEMBRE
...e chiudiamo l'anno con una paccata di CD ancora da ascoltare (almeno una trentina...) e con le seguenti chicche...
1 e 6: Continuiamo intanto con il secondo CD di ELIO E LE STORIE TESE e di DEPECHE MODE, come da mese precedente, sempre rispettivamente in apertura e in chiusura del caricatore.
Poi abbiamo 2: CLIENT: id sono due signorine molto elettroniche e prodotte da un Depeche Mode, nel loro album d'esordio del 2003;
3: un Grande Vecchio, tornato molto arrabbiato da un lungo silenzio e con sonorità abbastanza diverse dai tempi degli Smiths (dicamo quasi più da "crooner"): MORRISSEY: You are the quarry;
4: altra signorina scappata 'senza dubbio' da un gruppo, con un disco di ottimo successo commerciale, ma non particolarmente intrigante: GWEN STEFANI: Love, Angel, Music, Baby;
5: e per finire una raccolta di cover (a parte un paio di inediti), rivisitate in maniera molto personale ed interessante dal supergruppo A PERFECT CIRCLE: eMOTIVe. Da non perdere la loro strana 'Imagine' e una bella 'Freedom of choice' dei miei amati Devo. Un album pacifista, impegnato, originale, benissimo cantato, molto particolare.