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2006 


 

GENNAIO
Continuiamo intanto con le seconde parti dei live del mese precedente:
1: MOBY: Live 22nd may 2005, Amsterdam Music Hall, Holland (CD 2);
2: ERASURE: Live at Berlin, Columbiahalle, 26th March 2005 (CD 2), Clarke & Bell in grande forma, anche se esteticamente agghiaccianti, in un pop elettronico godibilissimo;
3: e proseguiamo con uno dei CD più significativi del 2005, un esordio che ha assai impressionato la critica, con un buon rock tostino, ma anche melodico e con sfumature anni '80 BLOC PARTY: Silent Alarm;
4: la Signora Ciccone va in discoteca (con relativo tormentone) e propone un'opera comunque divertente: MADONNA: Confessions on a dance floor;
5: sempre molto ben considerato dalla critica questo strano parto di due sorelle di NYC. Musica indefinibile nella tipologia e nella strumentazione, molto sperimentale ed in sintesi a volte noiosetta: COCOROSIE: Noah's Ark. In definitiva da non ascoltare guidando, soprattutto quando si ha sonno;
6: e che sarebbe poi l'esatto opposto di questo maestoso live (venduto con il corrispondente - e splendido - DVD) dei GREEN DAY: Bullet in a Bible. Punk rock americano di protesta, con sfumature adolescenziali... Niente male, tiene mooolto svegli. Disco dell'anno per XL, il supplemento di Repubblica.

FEBBRAIO
1: partiamo con un prodotto ancora del 2004, con tre feroci Riot Girls (una è un vero ometto baffuto, ma insomma...) con un disco elettronico tosto e godibile: LE TIGRE: This Island;
2: un CD nuovo, splendente e molto atteso per aprire il 2006: ARTIC MONKEYS: Whetever People Say I Am, That's What I'm Not. Con un titolo così, non oso definirlo... Comunque buon brit-rock da Sheffield;
3: sentite la mancanza di David Byrne ed in particolare dei primi Talking Heads? Sono tornati dei loro interessanti cloni (la voce è uguale!): CLAP YOUR HANDS SAY YEAH: id;
4: con un filino di vergogna, ho comperato la timida ricomparsa di LOREDANA BERTE': Babybertè nel mercato discografico. CD tutto sommato discreto, rockettaro, la voce in studio si salva, peccato ci siano venti telefonate alla sua segretaria fra un brano e l'altro che francamente rompono le palle, soprattutto risentendo più volte il disco... Comunque bentornata!;
5: e che voce che ha sempre, nel suo nuovo progetto in compagnia anche del fratello, il grande David Sylvian e che atmosfera... NINE HORSES: Snow borne sorrow;
6: e per concludere un altro 2006 con gli ottimi THE STROKES: First Impressions of Earth. Ancora un buon disco dei fighetti di NYC.

MARZO
Una scelta per il marzo 2006 non troppo ispirata od esaltante con qualche "avanzo" di 2004, di raccolte, di giacenze un po' ammuffite e non particolarmente attraenti:
1: inizio proprio con un CD uscito nel 2004 di ragazzi (non francesi ma di NYC) di nome FRENCH KICKS: The Trial of the Century, pop tranquillo e non particolarmente esaltante;
2: poi una raccolta di un gruppo inglese molto particolare (strana fusione fra jazz, funk e quanto altro) e non certo prolifico degli inizi degli anni ottanta e cioè A CERTAIN RATIO: "Early" (CD 1 1978/85);
3: finalmente una nuova proposta con un bel Brit pop con reminescenze Clash e Specials: HARD-FI: Stars of CCTV; un esordio niente male;
4: altra raccolta di un gruppo molto, molto pop (anche un po' Beatles e XTC a volte) THE HIGH LLAMAS: Retrospective (rarities and instrumentals) (CD 1). Non li conoscevo, non li conosco, non mi ricordo perchè l'ho comprato, comunque discreto;
5: anche qui niente che mi abbia esaltato, popetto noiosetto del 2005: THE RUSSIAN FUTURISTS: Our thickness;
6: molto meglio invece questo quartetto londinese, con un CD di inizio 2005 che ho trovato veramente interessante, carino e coinvolgente (richiama in qualcosa i Coldplay): ATHLETE: Tourist.

APRILE
1: duo francese molto di ambiente e carino per l'orecchio in un disco degli inizi 2004 che continua ad essere assai gradevole: AIR: Talkie Walkie;
2: mentre meno tranquillo per il predetto orecchio, ma assai coinvolgente per il cuore, risulta un concerto registrato a San Francisco (Club dei Sordi!) moooooolti anni fa dal mitico gruppo punk californiano dei DEAD KENNEDYS: Live at the Deaf Club;
3: BANCO DE GAYA: You are here: altro CD del 2004, di difficile classificazione, ma sempre assai soft. Discreto;
4: un duo di finti, credo, fratello e sorella di cui si è parlato molto: THE WHITE STRIPES: Get behind me Satan. Ho trovato assai più convincenti le loro altre prove, questo mi ha lasciato poco coinvolto;
5: gruppo di Detroit con una musica "disco-punk" molto divertente e graziosa cover di 'Radio Ga-ga': ELECTRIC SIX: Senor Smoke;
6: e per finire un quintetto di NYC con gradevoli influenze anni ottanta: THE BRAVERY: id.
Tutto discreto, nulla di eccitante...

MAGGIO
1: All'orizzonte un nuovo, inquietante progetto: i DEVO di nuova generazione, cioè 5 bambini/e che scimmiottano i miei miti. Di buono c'è che ci sono, dopo oltre dieci anni, due nuove canzoni (una molto carina) dei geni di Akron e che non credo suonino loro, ma i Maestri. Nel DVD allegato molti video fatti da Jerry Casale in studio, con i piccini che saltellano. In verità mi viene un pochino voglia di picchiarli, in particolare dare una castagna in faccia alla cantante, ma comunque... DEV2.0: id;
2: il buon cantante degli Erasure, credo purtroppo per lui sieropositivo, in un buon disco, godibile e gradevole: ANDY BELL: Electric Blue;
3: con THE KILLS: No Wow, si va un po' più sul tosto, anche qui niente male, ma neanche da entusiasmarsi alla follia;
4: tornano i GOTAN PROJECT: Lunatico, con un altro disco molto interessante. Certo ne facessero uno ogni tre mesi mi stuferebbero, ma sono molto parchi nella produzione ed un tango elettronico ogni tanto ci sta proprio bene;
5: LCD SOUNDSYSTEM: id è buona musica con richiami anni ottanta, anche in questo caso gradevole assai;
6: infine si sa che non amo le raccolte ma qui siamo di fronte ad un gruppo fantastico, con Sylvian al massimo dei suoi risultati commerciali. Non si può apprezzare la musica degli anni ottanta (e le sue influenze su quella attuale) senza aver mai sentito e adorato JAPAN: The very best of.

GIUGNO
1: Nuovissimo parto di P!NK: I'm not dead. Nessuno pensava fosse morta, se la prende anche con Bush, quindi ha tutta la mia simpatia. Edizione in Dualdisk;
2: strani a partire dal titolo. Band di Las Vegas con un caratteristico rock con sonorità dance. Non male: PANIC! AT THE DISCO: A fever you can't sweat out;
3: ennesima raccolta della famosa discoteca con un DJ il cui nome è tutto un programma... FABRIC 24 featuring ROB DA BANK;
4: arrivano altri DJ, anche qui ci si diverte, senza troppi pensieri... LAYO & BUSHWACKA!: Feels closer;
5: KAISER CHIEFS: Employment è un ottimo CD di britpop di una band di Leeds... Dovrebbe essere fuori moda... Ma a me piace!;
6: e per finire un po' di musica più potente (e impolverata perchè siamo nel 2004) con un gruppo mezzo punk svedese che si fa ascoltare: THE HIVES: Tyrannosaurus Hives.

LUGLIO
1: un cd dell'altro anno molto interessante di un'artista italiana, che canta anche in inglese e con sonorità internazionali. Non impazzisco per la cover di 'Tornerai...' ma per il resto non è niente male: ANNA CLEMENTI: Love is a reason;
2: altro disco di cover dei famosi e pazzi finlandesi, con anche un hit reso tale dalla pubblicità Vodafone. Qui si pesta come resa di cover... LENINGRAD COWBOYS: Zombies Paradise;
3: PET SHOP BOYS: Fundamental. Sono sempre loro, sempre professionali, magari bistrattati dalla critica, ma si sentono sempre con piacere;
4: seconda opera di questa interessante band francese che ci offre versioni languide e ammalianti di grandi successi anni 80 (Don't go, Let me go, Heart of glass, Killing Moon, Israel, ecc. ecc.). Il giochino non è solo divertente e nostalgico, ma molto ben fatto ed interessante, tale da meritare di essere evidenziato: NOUVELLE VAGUE: Bande a part (Limited Edition);
5: qui invece siamo in Belgio con un'altra sensuale e splendida voce femminile. CD doppio, con canzoni identiche, ma eseguite ed arrangiate diversamente. Questo è il primo: HOOVERPHONIC: (No) more sweet music;
6: si finisce ballando, niente male: APHEX TWIN: Chosen Lords.

AGOSTO
1: THE WHITEST BOY ALIVE: Dreams è un buon disco di pop assai raffinato del nuovo progetto di Erland Oye, assai gradevole;
2: sempre su suoni "moderni" arriva una serie di mix di canzoni di FEIST: Open Season, anche qui raffinatezza e buone sonorità;
3 e 5: non trascendentale l'ennesimo live doppio di BILLY JOEL: 12 Gardens Live, che non aggiunge granchè alla sua carriera (ed in più manca "Back to USSR" che io amo molto);
4: dopo sei/sette anni di assenza ritorna invece un gruppo anni '80 il cui nome molto particolare deriva da una storpiatura - non so se voluta o no - degli "Scritti Politici" di Antonio Gramsci: SCRITTI POLITTI: White Bread Black Beer, sempre pop molto raffinato con voce assai particolare, quella di Green Gartside, alla lunga un po' monotona e mielosa, ma buon disco;
6: e finisco con una cosina molta carina (a partire dalla confezione, il CD è nero ed ha finti solchi da vinile): altre cover anni ottanta in stile Nouvelle Vague, ma rifatte molto gradevolmente in sonorità reggae: SUNSHINERS: id.

SETTEMBRE
Questo mese siamo alla grande all'insegna degli anni '80 (l'età dello scrivente è quella che è, purtroppo...) e quindi afferro al volo l'uscita di tre grandi dischi rimasterizzati (in modo non particolarmente rimarchevole) e con l'aggiunta di qualche bonus track di uno dei gruppi più sottovalutati (e da me amati) di quel periodo. Grandi personaggi, grande elettronica (Ian Craig Marsh e Martyn Ware sono due transfughi di Human League), grandissima voce di un autentico crooner (Glenn Gregory), tre splendidi album, i primi tre della loro lunga carriera. Heaven 17 sono sempre stati penalizzati soprattutto come popolarità dal non aver mai fatto concerti, ma sono in uscita un DVD con tutti i video ed uno con il recente concerto di Londra. Il secondo album, The Luxury Gap, contiene tre indimenticabili canzoni come 'Let me go', 'Come live with me' e 'Temptation' ed è imperdibile.
Ecco quindi: 2, 4 e 6: HEAVEN 17: The Luxury Gap; Penthouse and Pavement; How men are (remastered);
1: sempre in tema, si continua con una gradevole antologia prodotta dal sito "Remember The Eighties", anche qui una canzoncina inedita di Heaven 17, ma tutto discretamente gradevole: AA.VV.: This is not retro this is eighties up to date;
3: THE ORGAN: Grab that gun è invece un gruppo femminile (la cantante ha la stessa identica precisa voce di Debbie Harry) canadese assai gradevole, buon CD pubblicato solo adesso in Italia, ma credo di un paio di anni fa;
5: e per finire un progetto ambient del 2005 del solito Glenn Gregory, con musiche mooooolto rilassanti, quasi mai cantato, tranne una deliziosa cover di 'Love will tear us apart', leggendaria, tristissima e bellissima "ultima canzone" di Ian Curtis e quindi dei Joy Division. Vale da sola l'acquisto, pur se non si amalgama molto con il resto, ma il tutto è assai consigliabile anche se di non semplice reperibilità in Italia. HONEYROOT: Sound Echo Location.

OTTOBRE
Questo mese vado di fretta...
1: CASSIUS: 15 again - terzo CD del francese, carino, vario, niente male;
2: THE KILLERS: Sam's town - secondo album di questo gruppo anni ottanta di Las Vegas: ottimo;
3: WE ARE THE PIPETTES: id - carine ragazze inglesi che cantano deliziosa musica anni sessanta;
4: RAZORLIGHT: id - anche qui secondo album e pesanti influenze anni ottanta, un gradino sotto i Killers, ma non certo da buttare via;
5: THE HUMAN LEAGUE: Travelogue - quando Martin Ware e Ian Marsh erano ancora con Human League (prima di Heaven 17): un grande album del 1980 ristampato nel 2003 con inediti, capolavoro della musica elettronica;
6: THE VEILS: Nux Vomica - la bella voce di Finn Andrew (figlio d'arte: il padre è stato negli XTC) in un CD che non mi ha esaltato.

NOVEMBRE
1: HEAVEN 17: Greatest hits (Sight & Sound): i miei idoli tornano con una raccolta di successi (un delizioso inedito è una versione "casalinga" di 'Temptation' con vocalist una misteriosa ragazza tedesca...) e il DVD con tutti i loro video. Segnalo anche (da non perdere) il DVD appena uscito del loro concerto del 2005 a Londra. Superconsigliato perchè è impossibile vederli dal vivo (sonoro solo purtroppo in 2.0 e non di grande qualità);
2: JIHAD JERRY & THE EVILDOERS: Mine is not a Holy War: altri idoli... Qui è nascosto sotto un turbante Jerry Casale dei Devo, aiutato anche da altri Devo, in un CD leggero, irridente e godibilissimo;
3: IVANO FOSSATI: Ho sognato una strada (CD1 di 3: 1977-1984): raccolta di successi di un grande autore, imperdibili 'La costruzione di un amore' e 'Il bacio sulla bocca';
4: BECK: The Information: altro grande, altro bel disco, con in regalo un DVD con video abbastanza amatoriali in 2.0;
5: THE CURE: Three Imaginary Boys deluxe edition (CD 2 Rarities 1977-1979): alcune rarità per appassionati (come me) di quando i Cure non erano ancora così dark;
6: ROBBIE WILLIAMS: Rudebox: non nascondo di vergognarmi un po'... Ma è abbastanza divertente, con una bella cover di 'Louise' di Human League... Tutto molto (e volutamente e dichiaratamente) anni '80... Carino... Ma un po' mi vergogno comunque...

DICEMBRE
1: ECHO & THE BUNNYMEN: Me, I'm all smiles: toh, chi c'è! Dal vivo... E 'The Killing Moon' è sempre stupenda... Belli i girasoli...;
2: CASINO ROYALE: Reale: torna Aliosha Bbdai Bisceglia in un CD molto molto gradevole, che mi ha lasciato assai soddisfatto. Certo un ritorno molto gradito;
3: IVANO FOSSATI: Ho sognato una strada (CD2 di 3: 1986-1992): sempre grandi canzoni... Soprattutto parole che rimangono scolpite nel cuore;
4: THE CURE: Three Imaginary Boys deluxe edition: questo è il loro primo vero sound, al quale non posso non ammettere di essere rimasto ancora nostalgicamente affezionato a quasi trent'anni di distanza...;
5: LOUIE AUSTEN: Iguana: costui è un pittoresco quanto anzianotto crooner austriaco che canta con bella voce su basi elettroniche: divertente;
6: AA.VV.: Jazz and the 80's - The coolest and sexiest Songbook of the Eighties: tutte cover anni ottanta per farvi cullare da canzoni molto conosciute riproposte con ritmi e voci assai cool... O per fare altro... Non posso certo dire di preferire queste versioni (i Clash ridotti così... oddio...!!!), ma cullano e...